Doratura a missione

Doratura

La doratura a missione

Si comincia da una cornice di legno grezzo, che viene trattato o con colle e gesso come per la doratura a guazzo, o in alternativa con un fondo bianco acrilico.
Dopo questa fase di vernicia il tutto con un colore mattone, giallo ocra o nero a seconda della sfumatura che si vuole dare alla doratura. Il tutto viene fissato con una mano di gommalacca leggera.

 

Si può poi procedere alla stesura della missione, un collante sintetico già in uso nel diciannovesimo secolo, che deve essere steso in modo uniforme evitando scolature che trasparirebbero una volta applicato l’oro.
Quando la missione asciugata il tempo necessario (dai 15 minuti alle 24 ore) in un luogo privo di polvere, si procede alla doratura, nel 90% dei casi con oro falso.
Le foglie d’oro falso tagliate si possono applicare con le mani o facendole scorrere su un cartone. Eventuali lacune nella mondanatura verranno rappezzate in seguito.

 

Una volta applicate le foglie vengono fatte aderire passandoci sopra un batuffolo di cotone, poi il manufatto viene fatto riposare alcuni minuti.
A questo punto, per ottenere una doratura piena si passa una mano di gommalacca; per ottenere un effetto anticato, invece, si passa una paglietta per spelare l’oro che verrà poi fissato con della gommalacca e spolverato con cera e pigmenti o terra del colore desiderato.